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La mia opinione su questa irruzione fredda è estremamente positiva, sicuramente superiore rispetto a quella del 99’, nonostante da me, nel 99’, fu un putiferio bianco mentre nell’ultima irruzione a causa del vento e del mare ancora troppo mite, ho visto fantastiche bufere ma pochi accumuli. Andiamo con ordine. I parametri di valutazione sono frutto di una coniugazione tra elementi oggettivi e sentimenti soggettivi. Se dovessi guardare il mio orticello, come purtroppo in passato vari meteofili hanno fatto, darei soltanto valutazioni parziali, motivo per cui sono stato un’intera mattinata a girare tra la costa e le zone pedemontane a fare video e foto. In passato mi sono beccato ondate di freddo storiche in giro per l’Europa, durante il famoso blizzard del 13 dicembre 2001 stavo lavorando a Venezia e quasi svenni per il freddo, nel 2004 mi trovavo al confine con la Polonia quando la colonnina di mercurio scese a -21c°, e ricordate che sono un caldofilo, ma a Palermo una configurazione simile mi mancava e non ricordo a mia memoria una cosa del genere. Detto questo proverò a non essere prolisso. Valuto questa ondata la migliore da me vissuta perché coniuga tutto ciò che mi appassiona, come le bufere di vento, le mareggiate e la neve. Non avevo mai visto, a Palermo, veri e propri “blizzard” (seppur ridotti di intensità e durata) con mareggiata annessa. Difficilmente ho assistito a 72 ore di vento non stop, compresa la fase di richiamo dei venti da ponente. Rispetto al 99’ in alcune zone è nevicato di più e in altre è nevicato di meno, io sono sicuro ed ho avuto conferma delle congetture mie, di Nicola e , in illo tempore, di Marco Colombo, e cioè che la zona più colpita (come intensità del gelo) durante le avvezioni fredde è la parte centrale della conca d’oro, Palermo sud, compreso il centralissimo Corso Calatafimi, Corso Pisani, e via Basile. Non ho mai visto una nevicata come quella del 31 dicembre sera intorno alle 20.10, ed è stata l’unica zona della città ad essere stata colpita con questa intensità. Nel 99’ la neve si distribuì più uniformemente su tutta la città, il carattere delle precipitazioni era diverso, grossi fiocchi e nevicate più “silenziose” e soprattutto la durata delle isoterme fu maggiore, aiutata, come più volte avete scritto, dalla temperatura del mare più bassa che ha ritardato la compensazione della massa d’aria gelida, creando meno “strappi” fluidodinamici tra la massa gelida in quota e il minimo sullo Ionio, facendola persistere sulle nostre teste qualche ora in più. Ma mancò il carattere tempestoso, non si ebbero le mareggiate o comunque furono molto più modeste, e il wind chill fu imparagonabile. Tra tutte le nevicate vissute a Palermo, questa, per quanto mi riguarda, le batte tutte per i motivi di cui sopra. Possiamo da meteo appassionati, porre infinite questioni, come il mare più freddo e di conseguenza le isoterme più persistenti ma fenomeni meno fragorosi, se fosse arrivato a febbraio ecc.ecc. Questa irruzione, a mio parere, ci lascia una testimonianza e una conferma di come la nostra città, già complessa di suo, si comporti con fenomeni precipitativi come la neve. Zona s/e troppo ventosa, soprattutto con la tramontana (vedrete i video), estrema zona nord troppo vicina al mare, zona sud perfetta per gli accumuli consistenti e per il mantenimento della neve durante le avvezioni fredde, zona nord ghiacciaia da inversione. Da queste semplicissime osservazioni sensoriali ognuno di noi potrebbe scrivere un manuale con tanto di dati meteo e supporti video e foto. Certo, questa irruzione pone un discrimine forte all’inverno 2014/15, facendolo diventare un’unità di misura per il futuro e ponendo lo stesso inverno ad una dura prova di "coraggio", poiché tutte le prossime irruzioni fredde che riusciranno a perciare il mediterraneo dovranno fare i conti con quella appena passata. Sto caricando tutti i video e sono tanti
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