A un passo dal piano criminale

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  1. Blizzard81
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    Se anche questo non preoccupa gli eletori di DX allora questo paese è perduto:

    Da reclutatore della ronde della Repubblica Federale della Padania a regolarizzatore delle ronde della Repubblica Italiana. Dalle carte, in parte inedite, dell'indagine svolta nel '96 dall'allora procuratore di Verona Guido Papalia sulla secessione leghista è possibile ricostruire nei dettagli l'iperbole politica di Roberto Maroni passato da "portavoce" del comitato provvisorio di liberazione della Padania, nel 1996. A ministro dell'Interno in carica del terzo Governo Berlusconi..........

    .........Le carte della procura di Verona testimoniano che Maroni, tredici anni fa, era il "portavoce" del "Comitato di liberazione della Padania" il cui statuto prevedeva "la non collaborazione, la resistenza fiscale e la disobbedienza civile" come "forma di lotta democratica per garantire il diritto di autodeterminazione dei
    popoli". E che si avvaleva delle "camicie verdi" per garantire il "servizio d'ordine organizzato nell'ambito dei territorio della Padania"..........

    Che fosse proprio lui il reclutatore della Gnp, del resto, emerge con inoppugnabile chiarezza da una pagina spuntata dai trenta faldoni stipati nell'ufficio del gip di Verona.......

    Bossi mi spiegò - verbalizzò la Pivetti - cosa significasse per lui la Guardia nazionale Padana: "quando un popolo si sveglia, mi disse, ha bisogno del suo esercito". La regolarizzazione delle ronde che la Lega farà passare ponendo oggi la fiducia alla Camera è questione antica. Ci aveva già provato nel '96 con la
    Repubblica Padana. In un documento acquisito il 13 gennaio del '98 dalla Questura di Pavia c'è infatti una "proposta di legge d'iniziativa del governo della Padania" rivolta al suo Parlamento. E intitolata "norme per la costituzione della Guardia nazionale Padana e per il riconoscimento delle associazioni volontarie di prevenzione e controllo della sicurezza dei cittadini e del territorio denominato Guardia nazionale Padana".

    ..........Ciò che a Maroni non riuscì nel '97 quando era portavoce del Governo Provvisorio della Repubblica Padana, gli potrebbe riuscire in questi giorni, dieci anni dopo, come ministro dell'Interno della Repubblica italiana "



    Se volete leggere questo e altro della sconvolgente inchiesta giudiziaria che vede coinvolto Maroni e altri leghisti andate qui

    http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/p...tore-ronde.html

    Con il bene placido di Berlusconi i leghisti stanno mettendo in pratica il piano di fascistizzazione del paese preludo della futura secessione.
    In pratica quello che la lega non è riuscita a fare per vie illegali oggi lo sta attuando con strumenti parlamentari e governativi.

    Chi li fermerà ? :?

    Edited by Bowman - 12/5/2009, 14:51
     
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  2. Blizzard81
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    Credo che questo articolo del giornalista Roberto Cotroneo sintetizzi meglio di tanti altri la vera natura razzista, fascista e cialtrona dei leghisti.
    Un partito che negli altri paesi europei sarebbe considerato come un pericoloso movimento estremista ma che in Italia, con tutti i suoi orribili e oscuri personaggi, sta al Governo.



    Da http://www.unita.it/rubriche/cotroneo/2009/05/12
    Una vergogna italiana
    Credo che la Lega Nord rappresenti oggi il più grande pericolo culturale del nostro paese. Per diversi motivi. È un partito che fonda la maggior parte dei suoi consensi non solo pescando, ma soprattutto incoraggiando gli istinti più arcaici del nord. È un partito che incita a un razzismo per nulla strisciante e assai evidente. Non conosce la parola solidarietà. Teorizza il concetto di diversità come un pericolo, e soprattutto ha una graduatoria ben precisa sulle diversità. Parla di razza padana, che ovviamente non esiste, e in tutti questi anni ha provato a falsificare la storia in tutti i modi, per far passare questo concetto. Mobilita militanti ed elettori affinché si instauri un meccanismo di intolleranza e di esclusione per tutti coloro che non appartengono a quel piccolo mondo, e a quelle piccole patrie del tutto inventate, su cui basa il suo debole impianto ideologico. Tutto questo con atteggiamenti e comportamenti che negli anni hanno interessato molti aspetti: dall'unità d'Italia al disprezzo per il tricolore.

    Non so dove porterà tutto questo, sono anni che i leghisti vengono dipinti in due modi opposti. Ci sono quelli che li considerano dei rozzi razzisti, incapaci di capire che si trovano nella contemporaneità e non nei riti finti delle ampolle del Po. E invece quelli che cercano di neutralizzare la carica eversiva del leghismo come movimento popolare, sostenendo che alla fine sono soltanto parole e niente di più, e che i leghisti, dietro la scorza razzista, brutale, e provocatoria sono dei fedeli cittadini rispettosi della Costituzione e dell'unità nazionale.

    In realtà il leghismo, con il passare degli anni ha mostrato la sua parte più povera dal punto di vista culturale ed etico, più lontana dai tempi in cui stiamo vivendo e più paradossale. Rimandare in Libia, per fare l'ultimo esempio, i clandestini che cercano di arrivare in Italia è una vergogna internazionale, soprattutto perché la Libia è un paese che non ha mai firmato la convenzione di Ginevra sui diritti dei rifugiati. È un paese su cui non abbiamo controllo sugli standard previsti per i diritti di asilo. E noi siamo un paese civile ed europeo, non un cinico luogo dove si può rimanere indifferenti a queste cose. È inutile che Calderoli, Maroni e Bossi esultino perché ne abbiamo rimandati indietro 240, e tra loro molte donne e bambini. È una vergogna che nessun paese degno di questo nome può permettersi.
    Laura Boldrini, portavoce dell'Unhcr, l'Agenzia Onu per i rifugiati ha detto: "Respingere in Libia gli immigrati entra in rotta di collisione con il diritto di asilo, così come è regolato da leggi nazionali, europee e internazionali. Esiste infatti il principio del non respingimento nel caso di gente bisognosa di protezione". E in Libia, lo sappiamo assai bene, non sono protetti. Quanto dovremo osservare in silenzio una violazione così grave? Ma il nodo è sempre quello: non vogliamo un'Italia multietnica. Questo dicono tutti i leader del centro destra. Dimenticando, o forse no, che il mescolarsi delle razze, il divieto dei matrimoni misti, il divieto persino di rapporti tra italiani ed abissine, per fare un esempio antico della fine degli anni Trenta, era ossessivo e controllato (al punto che dopo il 1938 la celebre canzone "Faccetta nera", inno del fascismo, fu bandita dalle radio italiane).
    L'ossessione del mescolamento, dell'inquinamento culturale e razziale è sempre stata, ed è ancora, una prerogativa dei regimi autoritari e totalitari. Poveri di cultura e arretrati. E la Lega è questo, arretratezza e razzismo strisciante, che non va sottovalutato né ridicolizzato, ma va preso assolutamente sul serio.


     
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  3. GianfrancoPa
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    Penso che la Lega sia uno degli unici partiti nati negli ultimi anni per rappresentare direttamente la voce di una parte della popolazione. Berlusconi è "sceso in campo" formando il suo partito, per sconfiggere la sinistra e non perchè acclamato dal popolo, il centrosinstra si è fatto e sfatto più volte negli ultimi anni per mere convenienze politiche e di poltrone (idem per il centrodestra).

    La lega invece no. La lega è nata dall'espressione di un disagio che una parte della popolazione italiana, in preponderanza settentrionale, ha sempre provato nei confronti di chi attentava la loro economia. Penso che non sia un razzismo puro, ma una sorta di fastidio contro chi leva loro lavoro, ovvero i meridionali e gli stranieri. Da qui la creazione della Padania indipendente per difendersi dai meridionali, e la chiusura totale dei confini per difendersi invece dagli stranieri. Non vedo un razzismo in senso stretto, ma funzionale alla difesa dell'economia settentrionale.

    Con questo non volevo per nulla sminuire la portata di certe dichiarazioni e di un atteggiamento di insofferenza verso l'altro. A me sembra che non ci siano delle persone che rispondono ad una ideologia partitica, ma al contrario, un partito nato ad hoc, il che a mio avviso è un pò più preoccupante.

    Se domani Berlusconi dovesse dimettersi da tutte le cariche politiche, così come Franceschini, Casini o Di Pietro, non penso che nessuno possa farsene un dramma più di tanto, ci sarebbe qualcun altro a prendere il loro posto. Tutto dimostrato dalla disaffezione alla politica che si respira in giro. Potrebbero cessare di esistere pure il PD, l'UDC, il PDL e l'IDV, ripeto, nessun comune cittadino ci resterebbe male più di tanto. Invece per la Lega mi sembra diverso, Bossi, Calderoli, Maroni e tutti gli altri mi sembrano più che altro gli avanposti di una intera mentalità malata. Una mentalità che esiste, che si alimenta e chi si accresce ancor di più durante questa crisi economica in cui chi è scomodo da ancor di più fastidio. Non devono far paura quei tizi che siedono sulle poltrone, ma la gente che li appoggia. E cavolo! sembrano davvero uniti...
     
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  4. Blizzard81
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    Scusa Gianfranco ma queste parole sono tue ?
    No perchè sai.......che un palermitano si esprima così nei confronti di un partito che disprezza il Sud, che ha sempre buttato fango su di noi.....beh......lascia senza parole ed è un ulteriore campanello d' allarme dello stato comatoso della nostra democrazia e del NON-accettazione (per non scrivere peggio) che molti meridionali hanno di se stessi :fisch.gif:
     
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  5. GianfrancoPa
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    parlo di come sia radicata nell'indole dei settentrionali l'insofferenza verso noi meridionali, e tu mi dici che mi autodisprezzo?
     
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  6. Blizzard81
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    CITAZIONE (GianfrancoPa @ 14/5/2009, 13:59)
    parlo di come sia radicata nell'indole dei settentrionali l'insofferenza verso noi meridionali, e tu mi dici che mi autodisprezzo?

    Dove ho scritto che ti autodisprezzi ?

    Quello che non ho capito è se in qualche modo giustifichi il disprezzo dei leghisti nei confronti dei meridionali e se non ti fa sentire a disagio votare per una coalizione che al suo interno ha un' importante forza politica anti-meridionale
     
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  7. GianfrancoPa
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    Ovvio che non li giustifico, scherzi??

    Non mi imbarazza, però un pò mi spiace, come mi spiace dare il voto anche a chi era fascista fino a qualche anno fa.

    Però mi riconosco nella corrente liberale del centro destra, non ci sono altre collocazioni che possano oggi rappresentarmi al meglio. Alla fine confido nel fatto che fanno parte di una coalizione e che i loro toni ovviamente vengono smorzati. Si parlava di secessione? si è arrivati al federalismo, ecc ecc

    Non è colpa mia se non c'è il partito perfetto... :D

    Anche se... noi meridionali dobbiamo davvero alzarci le maniche e fare sul serio... In fondo è vero che al nord vengono spremuti in termini di tasse di piu' rispetto noi.

    Lancio una provocazione: sai per quale motivo penso sia utile il federalismo fiscale? Perchè solo nel momento in cui finirà la mammella del nord, ovvero il momento in cui resteremo col didietro per terra, capiremmo che davvero è arrivato il momento di rimboccarci le maniche...
     
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    CITAZIONE (GianfrancoPa @ 14/5/2009, 14:52)
    Lancio una provocazione: sai per quale motivo penso sia utile il federalismo fiscale? Perchè solo nel momento in cui finirà la mammella del nord, ovvero il momento in cui resteremo col didietro per terra, capiremmo che davvero è arrivato il momento di rimboccarci le maniche...

    Tutta manna dal cielo per la mafia.
    :icon_rolleyes.gif:
     
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  9. Blizzard81
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    CITAZIONE
    Anche se... noi meridionali dobbiamo davvero alzarci le maniche e fare sul serio... In fondo è vero che al nord vengono spremuti in termini di tasse di piu' rispetto noi.

    Non sono d' accordo.
    Dal Nord vengono più soldi dalle tasse solo perchè i redditi sono più alti.
    Non cadiamo nella trappola dei razzisti della Lega.
    Non mi risulta che in Italia la legge stabilisca che i settentrionali debbano pagare più tasse dei meridionali.
    A parità di reddito dichiarato si pagano le stesse tasse.
    Ovviamente tra il reddito dichiarato e quello reale c' è spesso una grande differenza ma l' evasione e l' elusione fiscale sono sia al Nord che al Sud e anzi in assoluto nelle regioni più ricche d' Italia , proprio perchè più ricche, l' evasione è maggiore.
     
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  10. GianfrancoPa
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    Su quest'ultimo aspetto riguardo l'evasione approvo in pieno e ti stringo la mano dieci volte, è quello che ho sempre sostenuto pure io!!

    Al nord ci sono anche redditi piu' alti perche' c'è una mentalità un pò più imprenditoriale forse... Il ragazzo che esce dall'università di Palermo oggi aspira al posto regionale, non a farsi un mazzo grande quanto una casa e sperare in una vita migliore!!
     
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  11. Blizzard81
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    CITAZIONE (GianfrancoPa @ 14/5/2009, 15:02)
    Su quest'ultimo aspetto riguardo l'evasione approvo in pieno e ti stringo la mano dieci volte, è quello che ho sempre sostenuto pure io!!

    Al nord ci sono anche redditi piu' alti perche' c'è una mentalità un pò più imprenditoriale forse... Il ragazzo che esce dall'università di Palermo oggi aspira al posto regionale, non a farsi un mazzo grande quanto una casa e sperare in una vita migliore!!

    Al Nord c' è sempre stata una cultura imprenditoriale che da noi manca quasi del tutto. Io stesso non ho mai avuto questa cultura.

    Al Nord molti ragazzi preferiscono andare a lavorare subito e molti non si laureano. Da noi molti diplomati finiscono all' Università perchè non c' è alternativa e non c' è interesse a guadagnare subito.

    Ragioniamo così e per molto tempo lo faremo. In compenso ci sono molti diplomati, laureandi e laureati e sono convinto che questo a lungo andare sarà una nostra forza.
     
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  12. Gangi 85
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    CITAZIONE (Blizzard81 @ 14/5/2009, 15:09)
    CITAZIONE (GianfrancoPa @ 14/5/2009, 15:02)
    Su quest'ultimo aspetto riguardo l'evasione approvo in pieno e ti stringo la mano dieci volte, è quello che ho sempre sostenuto pure io!!

    Al nord ci sono anche redditi piu' alti perche' c'è una mentalità un pò più imprenditoriale forse... Il ragazzo che esce dall'università di Palermo oggi aspira al posto regionale, non a farsi un mazzo grande quanto una casa e sperare in una vita migliore!!

    Al Nord c' è sempre stata una cultura imprenditoriale che da noi manca quasi del tutto. Io stesso non ho mai avuto questa cultura.

    Al Nord molti ragazzi preferiscono andare a lavorare subito e molti non si laureano. Da noi molti diplomati finiscono all' Università perchè non c' è alternativa e non c' è interesse a guadagnare subito.

    Ragioniamo così e per molto tempo lo faremo. In compenso ci sono molti diplomati, laureandi e laureati e sono convinto che questo a lungo andare sarà una nostra forza.

    Luca sarà una nostra forza se si rimane in Sicilia...se il 90% dei laureati va via siamo punto e a capo! :nono2.gif:
     
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  13. GianfrancoPa
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    o saranno la forza delle zone industrializzate? Un laureato qui in Sicilia che ci resta a fare? Se ne va al Nord (o all'estero), e contribuirà ad arricchirlo...

    CITAZIONE
    Al Nord molti ragazzi preferiscono andare a lavorare subito e molti non si laureano. Da noi molti diplomati finiscono all' Università perchè non c' è alternativa e non c' è interesse a guadagnare subito.

    Purtroppo è questa la loro forza, questo consente loro di avere redditi più alti. Hanno forse una visione più pratica della vita, forse meno bella, ma più funzionale di sicuro.

    A mio avviso se avessimo un pizzico di questa mentalità risolveremmo tutti i nostri problemi. Tutto funzionerebbe meglio perche' ci sarebbero maggiori soldi derivanti dalle tasse e maggior interesse per spenderli bene; buona parte della criminalità cesserebbe di esistere, vuoi perchè ci sarebbe meno bisogno disperato di recuperare soldi per vivere, vuoi perche' una volta che si sta bene si allontanano certe realtà che promettono soldi facili, vuoi perchè piano piano si instaurerebbe una visione positiva del lavoro che si autoalimenterebbe fino a cambiare radicalmente la nostra cultura.

    Dobbiamo essere noi a rialzarci, l'aiuto degli altri ci aiuta si nel presente ma non rappresenta un investimento curativo per il futuro...

    Cosa potrebbe spingerci a cambiare? Forse la mazzata definitiva, il federalismo fiscale...
     
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    Ribadisco una costante che non sta venendo citata in questa discussione dove si sta parlando di progresso dei giovani etc: LA MAFIA.
    Detto questo siete tutti fuori tema, qui si parlava di lega nord.
    Se volete aprire un dibattito sul perchè il sud è così fatelo pure.
     
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13 replies since 12/5/2009, 13:18   50 views
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