Sette ore di lavoro, un anno di stipendio

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  1. Vassilissa
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    http://palermo.repubblica.it/dettaglio/set...ipendio/1670232



    Sette ore e mezza di lavoro, la normale attività quotidiana di un impiegato. Effettuata però in un anno, non in un giorno. Non hanno forzato troppo i ritmi, i padri costituenti siciliani riuniti nella commissione per la riforma dello Statuto. Eppure, quando si misero in marcia, il 2 luglio 2008, si prefissero nobili obiettivi: il presidente, il giovane deputato del Pdl Alessandro Aricò, aveva sottolineato «la necessità di innovare una carta dell´Autonomia considerata non più attuale», gli altri dodici componenti avevano auspicato a turno «un contributo importante al dibattito nazionale sul federalismo».

    Il sogno dei novelli Alessi e Aldisio è stato breve e neanche particolarmente intenso, almeno per ora: diciassette sedute convocate, sei andate deserte, un´altra manciata di riunioni consumate nel giro di pochi minuti. Il tempo di presenziare a qualche audizione, come quella dell´ex ministro per gli Affari regionali Enrico La Loggia, e di silurare la proposta del deputato del Pd Giovanni Barbagallo di ridurre il numero dei parlamentari regionali. Iniziativa bocciata, invero senza grande sorpresa, con quattro voti a contrari e tre a favore.

    Un bilancio troppo magro anche per il presidente dell´Ars, Francesco Cascio, che martedì ha comunicato in aula lo scioglimento della commissione alla scadenza del primo anno di attività. Senza rammarico, anzi: «Onestamente, un organismo legislativo che in dodici mesi ha lavorato quanto si potrebbe fare in una sola mattinata è difficilmente difendibile», dice Cascio. Anche perché la commissione, al di là delle ore di lavoro svolte, grava con costi fissi sul bilancio dell´Ars: l´indennità aggiuntiva del presidente è pari a 3.316 euro al mese, 829 euro in più per i due vice che sono Barbagallo (Pd) e Salvatore Cascio (Udc), 414 euro mensili di "bonus" per il segretario Orazio D´Antoni (Mpa). Somme che si aggiungono allo stipendio base da parlamentare (19 mila euro lordi al mese). E che l´amministrazione iscrive in busta paga anche se - come è accaduto a dicembre e da aprile a oggi - la commissione non si riunisce neppure una volta.





    Insomma, una spesa supplementare di quasi 70 mila euro l´anno, senza contare che alla commissione sono distaccati tre funzionari dell´Ars e che al presidente è destinata, a richiesta, una vettura di servizio. Barbagallo ammette che «la commissione Statuto ha lavorato poco, in questi dodici mesi, ma io credo che la responsabilità sia anche del governo, in particolare del presidente Lombardo che evidentemente non gradisce che, almeno nel Parlamento regionale, si tratti il tema del federalismo. Tema che invece va affrontato - afferma il parlamentare del Pd - e al più presto, anche per capire quale sarà la posizione della Sicilia nell´attuazione della riforma Calderoli».

    E Aricò, in primis, non gradisce il taglio inferto alla sua "creatura": ieri ha fatto pervenire a Cascio la sua irritazione per il mancato rinnovo della commissione Statuto, sollecitando un ordine del giorno dei capigruppo per autorizzarne la prosecuzione dell´attività. Antonello Cracolici (Pd) ha declinato l´invito: «No, non ho firmato quell´atto». Il presidente dell´Ars insiste: «Il Parlamento è sovrano, ma io ho il dovere di segnalare un problema che riguarda i costi e la produttività di una commissione». Anche perché l´anno scorso lo stesso Cascio fu travolto dalle polemiche quando, in avvio della nuova legislatura, furono istituite tre nuove commissioni - fra le quali proprio la "Statuto" - che portarono a 72 il numero dei deputati con una seconda carica e gettone aggiuntivo. L´Ars dei todos caballeros.

    Non è che le altre commissioni di nuova fattura abbiano viaggiato a velocità frenetica: basti pensare al comitato per la legislazione, un organismo chiamato a dare pareri sulla qualità delle norme in cantiere. Anche quello dotato di ufficio di presidenza regolarmente retribuito con indennità extra. Alla guida c´è il parlamentare dell´Udc Orazio Ragusa: con questa designazione l´anno scorso lo Scudocrociato si consolò della perdita di un posto da deputato segretario.

    Il numero delle sedute svolte dal comitato per la legislazione è leggermente più alto: sono 24 quelle celebrate in un anno. Ma l´ultima risale al 25 febbraio scorso, e la durata complessiva delle riunioni testimonia di un´attività non proprio intensa: 14 ore e venti minuti. Poco più di un´ora di lavoro al mese. Anche in questo caso, per gli inquilini del Parlamento siciliano c´è poco di cui vantarsi.

    (09 luglio 2009)


     
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    Questa è una vergogna nazionale, eccelliamo nello schifo in questo caso.
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